martedì 3 aprile 2018

Mobilis in mobili – Ott 1871, Macchina da Guerra in Sardegna


Tornato in Sardegna, a Cagliari, e immersioni proseguono sino al 24 ottobre, quando sono sospese per le avverse condizioni meteorologiche, la stampa annuncia che riprenderanno nel giugno dell’anno seguente, il 1872.

L’inventore è impaziente di dimostrare la validità della sua invenzione, il 29 ottobre, sempre nella rada di Cagliari, si esibisce in una nuova prova, l’ultima immersione in Sardegna:

·         arriva 100 metri di profondità;

·         raccoglie, usando le maniche di gomma con cui comanda una sorta di braccia metalliche, una cassa precedentemente affondata ed ancorata sul fondale, riportandola in superficie;

·         un’esplosione corona fragorosamente la giornata, porta una carica di polvere da sparo sotto la chiglia di una barca in mezzo alla rada, si allontana e la fa scoppiare incendiando la barca;

·         ritorna in superficie solamente quando gli è ordinato via telegrafo (telefono).

Ancora applausi, tripudio:

·         entusiasmo, da parte del pubblico;

·         soddisfazione di generali ed ammiragli per aver conosciuto un’arma segreta insidiosa.

Quest’ultima dimostrazione nel porto di Cagliari, dimostra che anche la Talpa marina è concepita come una macchina da guerra, settanta anni dopo gli esperimenti di Fulton, la Regia Marina Militare italiana mostra grande interesse, inizia a vedere nella Talpa marina una potenziale arma.

Macchina da guerra mostrata pubblicamente?

La polemica è pronta a montare.

Il Procuratore del Re di Caltagirone, con una lettera rimprovera all’inventore della Talpa-marina, l’esposizione al pubblico di una macchina di possibile impiego militare.

L’inventore ribatte:

·         di avere mostrato solamente gli effetti della sua macchina;

·         di non aver svelato i segreti della sua invenzione.

Si spinge oltre ad affermare che:

gli è certissimo che se mi fossi trovato con essa (la Talpa) all’estero avrei avanzato di già assai di più mentre qui non si son fatte per ora che parole.

Ciò dimostra che noi Italiani siamo ben giovani e paurosi nel saper profittare delle stesse nostre forze.

Un precursore dei tempi anche in questa valutazione?

1 commento:

  1. Vuoi dire che i cervelli e i geni li abbiamo sempre fatti scappare fin all'epoca ed altri paesi si sono avvantaggiati delle nostre scoperte?

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