Negli ultimi mesi del 1967, quattro capelloni si ritrovano a Luton, cittadina del Bedfordshire, nel sud dell'Inghilterra. I talenti genuini e poco accademici di Ian Anderson, Mick Abrahams, Glenn Cornick e Clive Bunker, si uniscono per dar vita alla formazione originale dei Jethro Tull, gruppo rock che prende il nome dall’omonimo agronomo pioniere della moderna agricoltura.
Nel 1968 i Jethro Tull si sono costruiti un seguito come volto nuovo nella scena musicale underground di blues revival, pubblicano l'album "This Was" che, pur pagando un tributo alla tradizione blues dalla quale proveniva la band, conteneva già accenni delle influenze più vaste che sarebbero diventate evidenti dopo.
Nel 1969 si imbarcano, nella registrazione della pietra miliare "Stand Up" che gli fa raggiungere il primo posto nelle classifiche inglesi.
Le influenze classiche, jazz, folk ed etniche rendono questo disco eclettico un punto fermo per la storia iniziale del gruppo.
Da qui inizia un'ascesa esplosiva che culmina nei tre anni successivi con le copertine su Time e Rolling Stone, cinque serate al Forum di Los Angeles e tre al Madison Square Garden di New York.
Alcuni singoli di successo incrementarono la popolarità nei primi tempi, tra questi, "Living in the Past".
"Aqualung" e i concept album "Thick as a Brick" e "A Passion Play" confermano l'etichetta progressive rock.
Nel corso degli anni '70, '80 e '90 fino al nuovo millennio, i loro album e concerti hanno dimostrato ad ogni latitudine la perdurante credibilità artistica di un complesso sempre capace di rinnovarsi.
Inizialmente con uno stile blues, i Jethro Tull hanno attraversato la storia del rock, passando per vari generi, dal classico al folk rock, dal progressive alla musica etnica, dal jazz all'art rock.
La musica dei Jethro Tull è contraddistinta, soprattutto, dalla presenza dominante del flauto traverso, suonato dal carismatico leader Ian Anderson.
La popolarità del gruppo ha raggiunto paesi dove la musica rock non era stata ancora promossa e la leggenda dei Jethro Tull ha preso piede da Buenos Aires fino a Budapest. I fans sono stati ricompensati con concerti in luoghi dove altri gruppi avevano paura a suonare, o semplicemente non erano interessati a farlo.
Dopo 50 anni di attività musicale, circa una trentina di album al loro attivo e più di 60 milioni di dischi venduti, più di 2.500 concerti in 40 paesi, i Tull sono ancora sulla cresta dell'onda, impegnati mediamente in un centinaio di concerti all'anno che richiamano vecchi e nuovi fans, suonando davanti a 300.000 persone l'anno.