L’inquieto saltellante folletto è tornato.
E’ tornato per farmi viaggiare nel tempo.
C’è riuscito!
Si è tagliato l’irsuta rossiccia chioma fluente il folletto, nascondendone i resti sotto una bandana nera.
Dismesso il suo stravagante frac a doppia coda, che ricordo realizzato con una sorta di tartan scozzese a quadretti, ha indossato un semplice panciotto scuro su una maglietta biancaa maniche corte.
Ha mantenuto i pantaloni a calzamaglia, grigi, infilati in stivali di cuoio alti fino a sotto il ginocchio, con le lunghe stringhe annodate sul davanti.
Ha messo su pancetta il menestrello, ormai sessantacinquenne.
In piedi, anzi su un piede solo, magicamente sospeso su una sola gamba, la sinistra piegata a poggiare il collo del piede sul teso ginocchio destro.
Senza incertezze, nonostante il precario equilibrio, come fosse un fenicottero rosa, ha afferra la sua lucente, argentata, forata, bacchetta magica.
L’ha brandita, saltellante come suo solito.
Ho nuovamente subito la sua magia.
Sono tornato indietro nel tempo.
Mi sto chiedendo chi sia il folletto in calzamaglia dall'irsuta chioma rossiccia che ti ha fatto tornare indietro nel tempo ed emozionare, non lo riconosco.
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