Non a caso il titolo Materia/Antimateria usa lo “slash” (“/”).
Lo “slash” esprime una cultura dialettica, cultura dell'unione (“e”) e della contrapposizione (“o”), in cui si privilegia il confronto e l'integrazione delle diversità, per cui l'amletica scelta tra congiuntiva e disgiuntiva (“e/o”) non può che ricadere sullo slash (“/”).
Dato il titolo inevitabile partire della contrapposizione Materia/Antimateria che il simbolo “slash” rappresenta efficacemente, cosi come l’immagine per me iconica del seguente diagramma di Feynman, unadescrizione matematica e non fisica dell’interazione tra particelle, le linee che rappresentano elettroni, positroni, fotoni, non vanno scambiate con traiettorie vere, che in meccanica quantistica perdono di significato.
Diagramma di Feynmann che ben rappresenta l’energia (fotone) come collegamento tra materia e antimateria (elettrone e positrone), ed estrapolando tra modellizzazione teorica e realtà sperimentale, per arrivare ad una conoscenza della realtà come unione di particelle antitetiche, complementari, interagenti, interdipendenti.
In questo diagramma vedo un arco d’energia (fotoni), a cui materia e antimateria si riducono annichilandosi, da cui nascono creandosi spontaneamente in diretta conseguenza dell’indeterminazione del principio di Heisenberg (che stabilisce i limiti di misura dei valori di grandezze fisiche coniugate, posizione e velocità, energia e tempo).
Arco d’energia che, sebbene al di fuori delle lunghezze d’onda del visibile, scelgo suggestivamente di rappresentare con un estetico arcobaleno che si staglia sull’orizzonte, del resto l'arcobaleno ha da sempre, un posto nella storia dell’uomo:
- a causa della sua intrinseca bellezza;
- per la difficoltà di spiegare il fenomeno in se stesso, resa evidente dal succedersi d’ipotesi al riguardo, la conoscenzadel fenomeno.
Nella mitologia greca l'arcobaleno è considerato un fenomeno atmosferico legato alle divinità, una sorta di sentiero creato dal messaggero Iris tra terra e cielo.
Nella Bibbia (Genesi 9, 12-16), l'arcobaleno rappresenta l’alleanza tra Dio e gli uomini:
Questo sarà il segno del patto che io faccio tra me e voi e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte le generazioni in perpetuo: io pongo il mio arco tra le nubi e servirà di segno del patto tra me e la terra.
Nella mitologia irlandese è famosa la leggenda della pentola d'oro legata alla figura del Leprecano, popolare folletto del folclore irlandese, che quando non lavora come ciabattino si diverte a fare scherzi alla gente, si burla degli avari, costruisce trappole per i ladri. Egli vive in solitudine, costudendo una pentola piena d'oro, nascosta proprio dove termina l'arcobaleno, luogo irraggiungibile tanto che chiunque ci arrivi può prendere l'oro. La pentola simboleggia il sogno umano di ricchezza, materiale e spirituale, quest’ultima rappresntata dal fatto che i folletti sono i custodi dei segreti della natura.
Arcobaleno quindi assurto a sorta di “ponte” tra materia e antimateria:
- collegamento,lanciato nel “cielo” della teorizzazione spaziotemporale quanto-relativistica (o delle dimensioni aggiuntive delle diverse Teorie del tutto), tra le sue due opposte estremità costituenti la realtà dell’universo, e dell’Uomo, per questo poggiate a terra;
- simbolo di unione di particelle antitetiche, complementari, interdipendenti, come fossero due pentole d’oro al posto dell’unica del mito, a rappresentare la conoscenza del reale, fatto di materia e antimateria, e la bellezza che, a volte, non senpre, in questo reale si produce.
Arcobaleno “ponte” tra materia e antimateria, tra cielo (modellizzazione teorica) e terra (realtà sperimentale e ricadute nel quotidiano), unione tra pentole d’oro antitetiche, complementari, interdipendenti, per simboleggiare conoscenza e bellezza.
Sintetizzando quanto già detto l’arcobaleno, assunto a simbolo della contrapposizione materia/antimateria,come fosse quel lampo di fotoni in cui s’annichila l’elettrone con il positrone, o da cui si crea una coppia Elettrone/Positrone:
- in verticale, si sviluppa tra quello a cui tende e quello su cui poggia, tra il “Cielo” della teorizzazione (Alto) e la “Terra” della sperimentazione scientifica del reale e delle ricadute pratiche delle teorie scientifiche (Basso);
- in orizzontale, “unisce”, fa interagire, due entità complementari (rese bene dal simbolo orientale dello Yin e Yang), materia e antimateria per la fisica, come anche altre coppie duali di entità per altre materie.
Materia/Antimateria come Yin/ Yang perché:
· opposti non assoluti ma comparativi, qualunque cosa ha un suo opposto, nessuna cosa può essere completamente Yin o completamente Yang, essa contiene il seme per il proprio opposto;
· opposti interdipendenti, hanno origine reciproca, l'uno non può esistere senza l'altro.
· Yin -> opposto diYang e Yang -> opposto di Yin;
· e- -> opposto di e+ e e+ -> opposto di e-.
Riconoscendo come l'arcobaleno sia un’affascinante manifestazione della natura (l’annichilazione/creazione materia/antimateria non riguarda il livello macroscopico percettivo dell’Uomo), è ovvio che abbia da sempre rappresentato una generosa fonte d’ispirazione nei vari ambiti della cultura.
Questa pluralità di “ispirazioni”, impulsi o idee felici che scaturiscono dall’animo umano riguardo l’arcobaleno, può dividersi in due distinte categorie:
· Teorizzazioni, intese come elaborate costruzioni del pensiero, a base fisica, matematica, , artistica, filosofica, che, in un determinato ambito, tentino di spiegare la realtà, o di indirizzare l’agire dell’Uomo, rivolgendosi al “tutto”, l’universo, la natura, la realtà, che per questo associo all’alto del cielo.
· Suggestioni, emergenti come conseguenze, accadimenti, utilizzi, delle teorizzazioni; ed ancora istintivi collegamenti, associazioni analogiche, a fatti e sensazioni, immagini e simboli, ricordi e idee, concatenamenti da un’idea ad un’altra, che nascono dal “particolare”, che per questo associo al basso della terra.
Utilizzerò queste stesse categorie per inseguire ed esplorare le “ispirazioni” cui porta il dualismo materia/antimateria.
Ispirazioni che possono riferirsi ancora una volta a due paritetiche e interscambiabili entità, le raddoppiate (rispetto alla mitologia irlandese) pentole d’oro segnalate dalle estremità dell’arcobaleno, rappresentazione di materia ed antimateria, ma anche di:
· Bellezza, qualità di ciò che appare o è ritenuto bello come percepito dai sensi, da cui nasce l’estetica, che rinvia alla concezione della bellezza nella filosofia greca in termini di ordine, armonia e proporzione delle parti come suggerito dalla radice etimologica latina (“bellus”, diminutivo di una forma antica di “bonus”, buono); l’associo all’Yin(o allo Yang, non fa differenza è importante solo il reciproco rapporto).
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· Conoscenza, che, assumendo il punto di vista di Kant, può intendersi come complessa interazione di sensibilità e spontaneità, elementi a posteriori ed elementi a priori, per effettuare un’operazione di sintesi di una realtà fenomenica; l’associo allo Yang(o all’Yin).
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