Attacco con il mio passo veloce, cadenzato, ritmico, imponente come altezza e peso mi consentono, rimbombante nel vuoto acustico dei corridoi.
Dietro un angolo ci manca poco che mi scontro con Daniela, l’avrei certo buttata a terra se l’avessi urtata.
“Sei tu!”ci urliamo simultaneamente.
“Dove sei finito?”mi apostrofa lei.
“Dove sei finita tu, avevo detto a tua figlia di dirti di chiamarmi” rispondo io.
Daniela mi guarda interdetta: “Non ho una figlia, ho solo un maschio!”.
Gli racconto tutto quello che avete già letto.
Daniela inizia a contorcersi e a ridere dalle risate.
Poi realizza che non può scomporsi più di tanto perché come organizzatrice dell’evento deve mantenere un contegno e soprattutto evitare che il trucco si sciolga in mille rivoli a seguito del lacrimare indotto dalle mie disavventure.
Daniela mi sfugge improvvisa per riparare alla toilette, per smettere di ridere e cercare di ricomporsi, darsi un contegno si è detto.
Aspettandola penso a quella povera ragazza che doveva concentrarsi sull’esame al politecnico quando uno sconosciuto, io, gli ha telefonato per chiedergli pressantemente della madre, allo scopo perentorio di portarla a cena senza di lei.
Avrà telefonato al padre (di cui non mi ha minimamente parlato e che all’albergo non c’era di sicuro), mentre aspettava il rientro della madre?
Si sarà chiesta se la madre l’ha voluta accompagnare al politecnico solo per avere una scusa per venire a cena con me?
Sarà stata la sua una solida famiglia in grado di resistere indenne a un qui pro quo senza scatenare gelosie e sospetti?
Speriamolo.
Ecco che Daniela esce dalla toilette, sto per parlare, ma mi ferma:
“Marco, per carità non mi dire più nulla, devo fare il discorso di ben venuto in apertura della cena e non puoi farmi ridere così, sta zitto ti prego!”.
In silenzio, evitando di guardarmi per non ridere, Daniela mi accompagna al mio tavolo.
Noooooo un qui pro quo!!! La storia si tinge di giallo e mistero, chissà chi era l'inconsapevole "Daniela" :-)Porella vittima di un equivoco. Ecco perchè possono sfasciarsi le famiglie! :-))Si ma pure te farsi dare il numero di telefono direttamente dalla collega Daniela no eh? :-)
RispondiEliminaNon era una collega, avevo solo il suo telefono fisso e non il cellulare, me lo ha dato la sera stessa visto il casino che ho combinato.
RispondiElimina