domenica 1 luglio 2018

Svogliatezza e confusione - Divertito

Attacco con il mio passo veloce, cadenzato, ritmico, imponente come altezza e peso mi consentono, rimbombante nel vuoto acustico dei corridoi.
Dietro un angolo ci manca poco che mi scontro con Daniela, l’avrei certo buttata a terra se l’avessi urtata. 
Sei tu!”ci urliamo simultaneamente. 
Dove sei finito?”mi apostrofa lei. 
“Dove sei finita tu, avevo detto a tua figlia di dirti di chiamarmi” rispondo io. 
Daniela mi guarda interdetta: “Non ho una figlia, ho solo un maschio!”.
Gli racconto tutto quello che avete già letto. 

Daniela inizia a contorcersi e a ridere dalle risate. 
Poi realizza che non può scomporsi più di tanto perché come organizzatrice dell’evento deve mantenere un contegno e soprattutto evitare che il trucco si sciolga in mille rivoli a seguito del lacrimare indotto dalle mie disavventure. 
Daniela mi sfugge improvvisa per riparare alla toilette, per smettere di ridere e cercare di ricomporsi, darsi un contegno si è detto.

Aspettandola penso a quella povera ragazza che doveva concentrarsi sull’esame al politecnico quando uno sconosciuto, io, gli ha telefonato per chiedergli pressantemente della madre, allo scopo perentorio di portarla a cena senza di lei. 
Avrà telefonato al padre (di cui non mi ha minimamente parlato e che all’albergo non c’era di sicuro), mentre aspettava il rientro della madre? 
Si sarà chiesta se la madre l’ha voluta accompagnare al politecnico solo per avere una scusa per venire a cena con me? 
Sarà stata la sua una solida famiglia in grado di resistere indenne a un qui pro quo senza scatenare gelosie e sospetti? 
Speriamolo.

Ecco che Daniela esce dalla toilette, sto per parlare, ma mi ferma: 
“Marco, per carità non mi dire più nulla, devo fare il discorso di ben venuto in apertura della cena e non puoi farmi ridere così, sta zitto ti prego!”. 
In silenzio, evitando di guardarmi per non ridere, Daniela mi accompagna al mio tavolo.

2 commenti:

  1. Noooooo un qui pro quo!!! La storia si tinge di giallo e mistero, chissà chi era l'inconsapevole "Daniela" :-)Porella vittima di un equivoco. Ecco perchè possono sfasciarsi le famiglie! :-))Si ma pure te farsi dare il numero di telefono direttamente dalla collega Daniela no eh? :-)

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  2. Non era una collega, avevo solo il suo telefono fisso e non il cellulare, me lo ha dato la sera stessa visto il casino che ho combinato.

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