sabato 31 marzo 2018

Mobilis in mobili – Ago-Set 1871, Talpa-marina


Il misterioso personaggio sta collaudando una sua invenzione, l’istrumento è la Talpa-marina, qualcosa che assomiglia ad un sommergibile!

Perché chiamarlo Talpa?

Perché:

·         opera al buio, nel fondo del mare;

·         cammina, molto piano, ma cammina, mobilis in mobili.

La Talpa marina è uno strumento rozzo ma ingegnoso:

·         è una cassa metallica di forma cilindrica, spessa 15 millimetri, alta tre metri e mezzo, larga un metro, chiusa alle sue due estremità da due calotte sferiche, che assomiglia a una grossa caldaia, la più totale negazione di un profilo idrodinamico, tipicamente a forma di siluro, come quello dei sottomarini attuali; si cala in mare sospesa a una fune o catena;

·         il comparto superiore del cilindro, alto 0,90 metri, è destinato a contenere la riserva di aria ad una pressione iniziale di 10 atmosfere, sufficiente per una autonomia di 10 ore in condizioni normali, comunque limitata, non essendovi mezzi per rigenerare l'aria;  questo comparto comunica con quello dell’operatore per mezzo di un rubinetto che ha la funzione di regolare il passaggio dell’aria per la respirazione dell’operatore e per la combustione delle lampade ad olio;

·         nello scompartimento centrale, alto 1,80 metri, è ricavato lo spazio per il pilota, seduto, e tutte le installazioni necessarie alle sue manovre;

·         il comparto inferiore racchiude una zavorra di piombo fissa che ha la funzione di mantenere verticale il cilindro;

·         sotto la zavorra fissa un altro comparto ha la medesima funzione della vescica natatoria dei pesci, può essere riempito alternativamente d’acqua o di aria, rispettivamente per immergersi o riemergere.

Il pilota, per l'esecuzione dei lavori:

·         attraverso portelli a vetri applicati alla parete della cassa metallica, può vedere all’esterno;

·         per l’effetto di un’elica messa in movimento attraverso una manovella che agisce su ruote dentate, per cui a quattro giri di manovella corrispondono ad un giro dell’elica, può muovere il mezzo in senso orizzontale;

·         grazie ad un timone situato sulla parte opposta all’elica del cilindro, può dirigere il mezzo nella direzione voluta, a patto che non ci siano correnti marine, viste la forma e la dimensione dell’apparecchio, che renderebbero praticamente inutile l’uso del timone;

·         mediante due maniche di gomma, può manovrare tenaglie, pinze, o forbici, esterne alla cassa metallica;

·         attraverso un telefono (detto allora telegrafo), può comunicare con la superficie per dare o ricevere indicazioni.

venerdì 30 marzo 2018

Mobilis in mobili – Ago-Set 1871, Dimostrazione nel Golfo di Napoli


La storia del misterioso naufrago, almeno quella di cui si abbia evidenza oggettiva, inizia il tra fine agosto e inizio settembre del 1871, nel Golfo di Napoli, nemmeno un anno prima del naufragio.

Che ci fa qui?

Collauda il suo istrumento, alla presenza di un vasto e variegato pubblico, autorevoli personaggi, notabili, esperti:

·         il Comandante del Porto,

·         il Vice Prefetto,

·         diversi professori universitari,

·         molti giornalisti,

·         tanti semplici curiosi.

Le cronache del tempo riferiscono che:

·         verso mezzogiorno,

·         nella rada di Baia, racchiusa tra punta Lanterna a sud, su cui s’erge il castello Aragonese, e punta Epitaffio a nord, un antico cratere vulcanico;

·         l’istrumento del futuro naufrago è calato, vuoto, sul fondo marino, profondo 70 metri;

·         per saggiarne la resistenza allo schiacciamento dovuto alla pressione.

Riemerso senza segni di danneggiamenti l’istrumento, un quotidiano racconta cosa fa il futuro naufrago davanti a quella platea di notabili, esperti e semplici curiosi:

Sicuro di sé entrò nella Talpa marina e discese lentamente nel fondo del mare. […]

Questa discesa attraverso 70 metri d’acqua, fu compiuta nello spazio di tre minuti e mezzo;

ed allorché la macchina dopo qualche tempo ritornò a galleggiare, ed aperta la porta lo si vide uscire sorridente e tranquillo, gli applausi furono generali.

L’obiettivo della dimostrazione pubblica è convincere tutti che la Talpa-marina:

·         non solo è in grado di raggiungere il fondale marino,

·         può anche muoversi ed esplorare questo ambiente così ostile ed al tempo ignoto.

Mobilis in mobili – Set 1872, Naufragio a Porto Ferro


Una nave, salpata da Marsiglia, naufraga sulle coste nord occidentali della Sardegna:

·         tra Alghero e Stintino,

·         tra Capo Caccia e il Capo dell'Argentiera,

·         di fronte alla spiaggia di Porto Ferro.

Il 17 settembre del 1872, un naufrago riesce a salvarsi, guadagnando la spiaggia, un arenile lungo 2 chilometri, di sabbia di giallo-rossastra che gli guadagna il ferroso nome.

Da questa spiaggia, dove dei pescatori l’hanno aiutato, spedisce una lettera, a un barone, a Parigi:

In questo istante mi trovo al coperto in una capanna di pescatori e ho dinnanzi ai miei occhi la nave che la fortuna ha gettato alla spiaggia e che i continui colpi del mare stanno demolendo.

Ella non poteva immaginare, signor barone, quanto io abbia sofferto nei sette giorni e nelle sette notti che sono rimasto sul mare; né posso descriverle il dolore di cui sono ripieno.

Non so se si potranno salvare i miei istrumenti o se il mare ingoierà tutto di qui a domani.

Questa sera parto per Cagliari, via di terra.

Chi è questo misterioso naufrago?

Di quali istrumenti parla?

Mobilis in mobili – 2018, “Emersione” di una Storia perduta


Più che raccontare la storia del Nautilus, sia esso:

·         un’idea fantascientifica, come quello di Verne;

·         una scoperta di biologia marina, come il mollusco;

·         un’incompresa invenzione da parte delle marine militari di Francia e Gran Bretagna, come quello di Fulton;

·         l’evoluzione tecnologica conseguente alla comprensione delle marine militari, come quello dell’US Navy;

·        

Quella che voglio raccontare è la storia di una Talpa, una storia:

·         che si svolge negli anni, 1860-1885, in cui tanti inventano e sperimentano strumenti mobili nell’elemento mobile, per muoversi nelle profondità di mari ed oceani, spesso rischiando la propria vita;

·         contemporanea al Nautilus di Verne, forse con esso addirittura interferente, quello che parrebbe l’epilogo della storia, un naufragio sulle coste nord occidentali della Sardegna, avviene nel 1872, evento che si colloca esattamente a metà tra la pubblicazione di Ventimila leghe sotto i mari (1870) e quella di L'isola misteriosa (1874);

·         tutta italiana (sarà vero?);

·         che s’interseca con la mia amata Sardegna, da Capo Carbonara a sud, passando per Cagliari, l’Isola di San Pietro e Carloforte, sino a Porto Ferro a nord;

·         d’innovazione tecnologica, che ben dimostra l’entusiasmo ottimista dell’Europa a cavallo tra fine ‘800 e inizio ‘900, per le macchine che aiutano l’Uomo a conquistare tutto il mondo;

·         perduta, di cui si è detto, scritto ed ormai si sa, poco o nulla.

Perché se parlo di una Talpa, ho cominciato dal motto mobilis in mobili?

Perché anche quella che voglio raccontare è la storia di un mobile nell’elemento mobile, una Talpa marina dunque, e del suo inventore e “capitano” che, diversamente:

·         dalla finzione del Nautilus di Nemo,

·         come dalla realtà del Nautilus di Fulton,

non sono passati alla storia.

giovedì 29 marzo 2018

Mobilis in mobili – 1954, Evoluzione Tecnologica


Il sommergibile Nautilus di Fulton è già concepito come una macchina da guerra, ma è troppo in anticipo sui tempi:

·         nel 1804, la marina francese non rimane impressionata dalle prestazioni del Nautilus, sospende i fondi accordati a Fulton;

·         nel 1805, Fulton porta il Nautilus nel Regno Unito per una nuova dimostrazione rivolta alla marina inglese, affonda un brigantino, anche la Royal Navy non è interessata al Nautilus.

Non sarà questo l’ultimo mobile nell’elemento mobile a chiamarsi Nautilus, ma i successivi saranno solo macchine da guerra:

·         nel 1954, avrà il medesimo nome il primo sottomarino a propulsione nucleare, cosa che consente una lunga autonomia in immersione, costruito dalla Marina USA;

·         nel 1958 è il primo sottomarino ad attraversare in immersione il polo nord, sotto la calotta polare artica, un primato storico.

Ho scritto:

·         sottomarino, per quello di Verne e dell’US Navy;

·         sommergibile, per quello di Fulton.

Perché sommergibile e sottomarino non sono sinonimi!

·         sommergibile, è un mezzo ideato per navigare solitamente in superficie, più raramente in immersione, in questo caso con un’autonomia relativamente modesta;

·         sottomarino, è un battello specificatamente progettato per muoversi essenzialmente sott’acqua, con autonomia elevata, di molto superiore a quella del sommergibile.




Mobilis in mobili – 1829, Scoperta Naturalistica


Il mollusco Nautilus, è avvistato per la prima volta nel 1829, imparentato alla lontana con seppie e calamari:

·         una grossa conchiglia di oltre 20 cm di diametro, sottile e liscia, bianca con screziature rosso arancio, arrotolata a spirale, con l'apertura rivolta verso l'alto;

·         un corpo molle (altrimenti che mollusco sarebbe?) all’interno della conchiglia, una grossa testa segnata da altrettanto grandi occhi, eppure appena in grado di distinguere la luce dal buio;

·         un becco, con cui rompe le corazze dei crostacei di cui si nutre, individuati grazie all’olfatto ben sviluppato,  circondato da cerchi concentrici di carnosi tentacoli senza ventose;

·         vive in mare aperto, diffuso nell'Oceano Pacifico occidentale, dalle Isole Figi alla Nuova Guinea, e nell'Oceano Indiano, dove si sposta espellendo con forza l’acqua (come anche seppie e calamari);

·         effettua un continuo giornaliero sali e scendi, di giorno sul fondo dell’oceano, fino a profondità di 500 metri; al tramonto risale, si avvicina alla superficie dell'oceano, per cercare cibo nella notte, crostacei e pesci morti;

·         difficile osservarlo, per questo sali e scendi in mare aperto, tanto che inizialmente è creduto estinto, conosciuto solo per il tramite di fossili risalenti al Paleozoico.

Mollusco che, date le sue caratteristiche, mobile nell’elemento mobile, ben rappresenta il sogno antico sintetizzato dal motto attributo da Nemo/Verne all’omonimo suo sottomarino.

Ovvio quindi aver creduto che il nome del sottomarino di Verne derivi da quello dell’omonimo mollusco, il Nautilus …

Mi sono sbagliato, non è così …

mercoledì 28 marzo 2018

Mobilis in mobili – 1800, Invenzione Tecnologica


Mi sono sbagliato …

Tra il mollusco ed il sottomarino di Nemo/Verne, si colloca un sommergibile, il primo della storia realmente funzionante, ovvero mobile nell’elemento mobile.

Il sommergibile Nautilus è progettato dall'ingegnere statunitense Robert Fulton (1765–1815), in Francia, dove Fulton arriva nel 1797 perché interessato a sviluppare una nave a vapore, qui realizzata qualche anno prima.

Il Nautilus, costruito grazie ai fondi della marina francese, è varato nel 1800, prima ancora che si osservi in vita il mollusco che gli darà il nome:

·         realizzato mediante uno scafo di legno, ricoperto di fogli di rame, è lungo 6,5 m, è dotato di una torretta di comando per l'osservazione;

·         è dotato di serbatoi di aria compressa per dare all'equipaggio, di quattro persone, un'autonomia di sei ore;

·         usa timoni per il controllo del movimento verticale e orizzontale, antenati analoghi ai moderni timoni di profondità;

·         è spinto, sott’acqua, da un propulsore a quattro pale fatto girare a mano; in superficie, da una vela, alzata su un albero pieghevole, raddrizzabile in superficie.

Il Nautilus è testato tra 1800 e 1801, direttamente da Fulton e tre meccanici:

·         portano il sottomarino ad una profondità di 8 metri utilizzando dei serbatoi di galleggiamento;

·         affondano un veliero trainando una carica di polvere da sparo fino al bersaglio.


Fulton chiama questa carica rimorchiata dal Nautilus, "torpedo", ispirandosi alle razze elettriche, o torpedini marine:

·         pesci cartilagine di forma appiattita dalla lunga coda;

·         caratterizzati dalla presenza, ai lati del corpo, di un particolare organo “elettrogeno”, in grado di produrre un campo elettrico la cui scarica può arrivare fino ai 220 volt.

Mobilis in mobili – 1874, Idea Fantascientifica


Mobilis in mobili:

·         non è quindi un detto che ho studiato a scuola,

·         è il motto inciso sulle suppellettili e sulle pareti del Nautilus.

Il sottomarino ideato e comandato dal misterioso capitano Nemo, principe indiano, spodestato dal colonialismo inglese che gli ha annientato la famiglia, che naviga per vendicarsi, affondando le navi dell’impero.

Nautilus e Nemo, sono gli immaginari protagonisti di alcuni dei romanzi scritti da Jules Verne (1828-1905):

·         Ventimila leghe sotto i mari (1870),

·         L'isola misteriosa (1874),

Ho sempre pensato che il nome del sottomarino di Verne derivasse da quello dell’omonimo mollusco, il Nautilus …

Non conosco il greco, ma ho scoperto che il nome del mollusco …

Nautilus, in greco antico, significa marinaio.

Sarà per questo che è stato chiamato così questo strano animale?


martedì 27 marzo 2018

Mobilis in mobili – 332 a.C, Mito Antico


Non amo il latino, per questo al liceo, più che studiarlo, mi sono limitato a copiarlo, barattando la traduzione delle versioni con la soluzione dei compiti in classe di matematica e fisica.

Qualcosa mi è comunque rimasto in testa …

Mobilis in mobili, mobile nell’elemento mobile.

Un motto che ben esprime un'idea antica, quella di poter viaggiare sott'acqua negli oceani.

Per capire quanto l’idea possa essere antica, intercetto una leggenda che risale ad Alessandro Magno, al 332 a.C., all’assedio della città di Tiro, una citta sul litorale ora libanese che affaccia sul mar egeo, durante la conquista dell'impero persiano.

Secondo la legenda, forse ispirata a un fatto storico, l’impiego su ordine di Alessandro, di “sommozzatori” per rimuovere gli ostacoli che impedivano l’accesso al porto di Tiro:

  • Alessandro si sarebbe immerso nel mare (fatto calare), per ben tre giorni e tre notti,
  • racchiuso in uno speciale “barile di vetro”,
  • per poter osservare la vita sottomarina, intercettando perfino un “mostro” dalle impressionanti dimensioni.

Improbabile impresa che ha ispirato numerose incisioni e miniature, come ad esempio quella del codice Histoire du bon roi Alexandre (1320).

Ma se non studio il latino, da dove m’è arrivato questo motto?

Integralismi - Rodimenti cristiani

Agli integralisti cristiani rode assai, per:

  •  l’utilizzo del dubbio, “Chi sono io per giudicare?” Dice Bergoglio, vorrebbero invece un papa autoritario, esortante, giudicante, e, soprattutto condannante;

  • la flessibilità adattativa verso il presente, vorrebbero invece mantenere immutata la tradizione bimillenaria, la deprecazione verso i comportamenti non cristiani a cui ogni Uomo inevitabilmente prima o poi cede


Del resto papa Francesco è in buona compagnia, già nel 2011, prima ancora che fosse papa, il Patriarcato Cattolico Bizantino ha dichiarato eretici e conseguentemente scomunicato anche:

  • Giovanni Paolo II,
  • Benedetto XVI.



Per questo il Patriarcato Cattolico Bizantino considera la Santa Sede come vacante.

SPQB - Sono Pazzi Questi Bizantini


Integralismi - Papa Francesco è scomunicato!

Scrive (in corsivo, i commenti non in corsivo sono miei) Elia, il Patriarca Cattolico Bizantino:

Francesco Bergoglio, gesuita, più volte è stato avvertito con l’appello di separarsi dalle eresie. 
Tuttavia, lui ostinatamente respinge qualsiasi manifestazione del pentimento e continua a dare un grande scandalo non solo ai fedeli di Chiesa Cattolica Romana, ma anche a tutti i cristiani e non credenti. 
Abusando dell’autorità massima ecclesiale, per mezzo delle eresie egli conduce intensivamente la Chiesa verso l’autodistruzione sia nell’ambito dottrinale che in quello morale.
Si tratta delle seguenti eresie, Francesco Bergoglio:
1.     Nella Esortazione Amoris Laetitia (l’esortazione apostolica di Bergoglio) ha negato oggettivamente valide norme morali.
2.     Non si è separato dalle eresie del sincretismo con il paganesimo che la morte redentrice di Cristo mettono allo stesso livello con sacrifici agli dèi pagani, di fatto demoni; con questo egli sta liquidando l’autentica missione.
 3.     Introduce il cosiddetto approccio dinamico nei confronti della fede (sarà mica la capacità di perdonare) e così legalizza le eresie insieme con l’insegnamento apostolico.
4.     Non ha identificato e non ha condannato le eresie del Concilio Vaticano II, come il sincretismo (l’incontro delle religioni monoteiste) con il paganesimo e l’identificazione di Allah con Jahvè (il nome proprio in ebraico con cui è indicato, nell'Antico Testamento, il dio nazionale del popolo ebraico);
5.     Partecipa nei crimini del Nuovo Ordine Mondiale (leggi massoneria e associazioni similari) contro l’umanità;
6.     Si sforza per la decristianizzazione dell’Europa per mezzo di un’intensiva propaganda d’islamizzazione (nuovamente il tentativo di convergenza tre religioni monoteiste);
7.     Tace nei confronti dei furti dei bambini compiuti dalla giustizia minorile (avessi capito che s’intende);
8.     In contrasto con la Sacra Scrittura e la Tradizione, approva e propaga l’omosessualità ed altre perversità dell’ideologia del genere (incluso la riammissione dei divorziati alla comunione).
 
Per queste eresie Francesco Bergoglio ha scomunicato se stesso dalla Chiesa Cattolica. 
Per questo il Patriarcato Cattolico Bizantino, con autorità apostolica e profetica, nel Nome del Dio Uno e Trino, Padre, Figlio e Spirito Santo, proclama Francesco Bergoglio scomunicato dalla Chiesa Cattolica. 
Se egli non si pentirà neanche nell’ora della morte, sarà eternamente condannato.Ogni cattolico che ha con lui unità nelle eresie, anche lui scomunica se stesso dalla Chiesa Cattolica.Perciò, i sacerdoti e i vescovi non ricordino più il nome di questo scomunicato apostata Francesco durante la Liturgia.  

Firmato 
Elia 
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino 
14 febbraio 2018