Il mollusco Nautilus, è avvistato per la prima volta
nel 1829, imparentato alla lontana con seppie e calamari:
·
una grossa conchiglia di oltre 20 cm di
diametro, sottile e liscia, bianca con screziature rosso arancio, arrotolata a spirale,
con l'apertura rivolta verso l'alto;
·
un corpo molle (altrimenti che mollusco
sarebbe?) all’interno della conchiglia, una grossa testa segnata da altrettanto
grandi occhi, eppure appena in grado di distinguere la luce dal buio;
·
un becco, con cui rompe le corazze dei crostacei
di cui si nutre, individuati grazie all’olfatto ben sviluppato, circondato da cerchi concentrici di carnosi
tentacoli senza ventose;
·
vive in mare aperto, diffuso nell'Oceano
Pacifico occidentale, dalle Isole Figi alla Nuova Guinea, e nell'Oceano Indiano,
dove si sposta espellendo con forza l’acqua (come anche seppie e calamari);
·
effettua un continuo giornaliero sali e scendi, di
giorno sul fondo dell’oceano, fino a profondità di 500 metri; al tramonto
risale, si avvicina alla superficie dell'oceano, per cercare cibo nella notte,
crostacei e pesci morti;
·
difficile osservarlo, per questo sali e scendi
in mare aperto, tanto che inizialmente è creduto estinto, conosciuto solo per
il tramite di fossili risalenti al Paleozoico.
Mollusco che, date le sue caratteristiche, mobile nell’elemento mobile, ben
rappresenta il sogno antico sintetizzato dal motto attributo da Nemo/Verne
all’omonimo suo sottomarino.
Ovvio quindi aver
creduto che il nome del sottomarino di Verne derivi da quello dell’omonimo
mollusco, il Nautilus …
Mi sono sbagliato,
non è così …
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