venerdì 30 marzo 2018

Mobilis in mobili – Ago-Set 1871, Dimostrazione nel Golfo di Napoli


La storia del misterioso naufrago, almeno quella di cui si abbia evidenza oggettiva, inizia il tra fine agosto e inizio settembre del 1871, nel Golfo di Napoli, nemmeno un anno prima del naufragio.

Che ci fa qui?

Collauda il suo istrumento, alla presenza di un vasto e variegato pubblico, autorevoli personaggi, notabili, esperti:

·         il Comandante del Porto,

·         il Vice Prefetto,

·         diversi professori universitari,

·         molti giornalisti,

·         tanti semplici curiosi.

Le cronache del tempo riferiscono che:

·         verso mezzogiorno,

·         nella rada di Baia, racchiusa tra punta Lanterna a sud, su cui s’erge il castello Aragonese, e punta Epitaffio a nord, un antico cratere vulcanico;

·         l’istrumento del futuro naufrago è calato, vuoto, sul fondo marino, profondo 70 metri;

·         per saggiarne la resistenza allo schiacciamento dovuto alla pressione.

Riemerso senza segni di danneggiamenti l’istrumento, un quotidiano racconta cosa fa il futuro naufrago davanti a quella platea di notabili, esperti e semplici curiosi:

Sicuro di sé entrò nella Talpa marina e discese lentamente nel fondo del mare. […]

Questa discesa attraverso 70 metri d’acqua, fu compiuta nello spazio di tre minuti e mezzo;

ed allorché la macchina dopo qualche tempo ritornò a galleggiare, ed aperta la porta lo si vide uscire sorridente e tranquillo, gli applausi furono generali.

L’obiettivo della dimostrazione pubblica è convincere tutti che la Talpa-marina:

·         non solo è in grado di raggiungere il fondale marino,

·         può anche muoversi ed esplorare questo ambiente così ostile ed al tempo ignoto.

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