lunedì 26 marzo 2018

integralismi - Patriarcato Cattolico Bizantino

La Chiesa greco-cattolica ucraina è una Chiesa di rito orientale (diverso dal rito latino usato nella Chiesa occidentale) e di lingua liturgica ucraina, presente in Ucraina e in altri paesi del mondo, che mantiene la comunione con la Chiesa Cattolica di Roma.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale, durante la "guerra fredda", negli anni dal 1946 al 1990, la Chiesa Greco-Cattolica Ucraina è perseguitata dal regime comunista e costretta alla clandestinità.
Con il pontificato di papa Giovanni XXIII e le aperture del Concilio Vaticano II, grazie alla mediazione del papa tra il presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy e il Segretario Generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica Nikita Kruscev, per la soluzione della crisi dei missili a Cuba, si stabiliscono relazioni non ufficiali tra la Curia romana e il Partito Comunista dell'Unione Sovietica.
Cosa che porta al rilascio dai Gulag siberiani di Josyp Slipyj, subito nominato segretamente cardinale da papa Giovanni XXIII, senza renderlo pubblico sino al 1965 per evitare persecuzioni comuniste, quando papa Paolo VI lo ufficializza, che ricostruisce seppur molto lentamente la rinascita della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Nel 2009, all’interno della Chiesa greco-cattolica ucraina si genera una crisi conseguente alla nomina, da parte di papa Giovanni Paolo II, del Cardinale Huzar come guida della Chiesa greco-cattolica ucraina.
Cosa che porta alla contrapposizione due Sinodi (riunione di rappresentanti delle chiese locali, per raggiungere un consenso attorno a un argomento riguardante la fede o per prendere decisioni di natura pastorale o disciplinare).
  • il Sinodo ufficiale, riconosciuto dal papa Giovanni Paolo II;
  • il Sinodo ortodosso, un alternativa al precedente, definito apostatico (rinnegatore del proprio credo), i cui vescovi fondatori sono ex sacerdoti della Chiesa greco-cattolica ucraina che si sono separati per ragioni dottrinali.

Nel 2011, a causa della crescente crisi nella Chiesa greco-cattolica ucraina, il Sinodo ortodosso dichiara la costituzione del Patriarcato Cattolico Bizantino, attualmente in esilio a Praga, posto sotto la guida del Patriarca Elia, con lo scopo di:
  • custodire la dottrina ortodossa cristiana in sintonia con l’insegnamento biblico sulla Chiesa;
  • difendere i valori morali cristiani, cioè le leggi di Dio, l’unica vera dottrina morale di tutta la Chiesa Cattolica!

Il Patriarcato Cattolico Bizantino nasce per difendere l’ortodossia cristiana da cosa?
Dall’azione del Vaticano che svolge la sua attività nella direzione dell’adattamento al mondo contemporaneo, cioè dalle eresie del neomodernismo e neopaganesimo che hanno espulso dalla Chiesa lo Spirito di Cristo tramite leggi che approvano e privilegiano omosessualità, transessualità, pedofilia, zoofilia, che moralmente distruggono l’Uomo, la famiglia e la società, innescando un processo di auto-genocidio morale, spirituale e fisico.

Al primo punto della Dichiarazione di scomunica di pseudo papa Francesco del 14/2/2018, la già citata esortazione apostolica di Bergoglio Amoris Laetitia.

Andiamo a leggere questa dichiarazione di scomunica …

 

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