sabato 28 luglio 2018

E’ tornato il folletto, per farmi viaggiare indietro nel tempo! – Iconico e Poilistrumentista

La carriera di Anderson è sempre stata caratterizzata da un'immagine fortemente distintiva sulla scena, spesso in contrasto la diffusa cultura della musica rock. 
Ha tratto ispirazione dal folklore inglese, usato sempre grande autoironia e parodia di se stesso, apparendo nel tempo come:

  • giullare medievale, 
  • menestrello elisabettiano,
  • signorotto di campagna inglese o proprietario terriero scozzese, 
  • astronauta, 
  • motociclista, 
  • pirata.
  • vagabondo. 

Oltre che cantante solista, Ian Anderson è un eccezionale polistrumentista; negli album dei Jethro Tull Anderson ha suonato occasionalmente una varietà di altri strumenti, tra cui:
  • armonica, 
  • chitarra elettrica, 
  • basso, 
  • violino,
  • sassofono, 
  • trombone,
  • tastiere, 
  • organo Hammond, 
  • percussioni.

La leggenda narra che da ragazzino, il volenteroso musicista autodidatta Ian Anderson, sia andato a vedere un concerto di Eric Clapton, decidendo poi di non dedicarsi ad un solo strumento ma a più d'uno, perché conscio che non sarebbe mai stato all'altezza del chitarrista inglese.
Scambiò la sua chitarra elettrica con un flauto traverso e, dopo alcune settimane di esercizio, scoprì che poteva suonare abbastanza bene sia in stile rock che blues.
Ha continuato a suonare la chitarra acustica, utilizzandola sia come melodica sia come strumento ritmico. 


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