Se si sono concluse le teorizzazioni con l’invito alla dialettica tra gli opposti (Materia/Antimateria, Numeri Positivi/Negativi, Architettura Simmetrica/Asimmetrica) è necessario aprire le suggestioni con una forte contrapposizione: quella a cui comunemente ci si riferisce con il termine Guerra Fredda, conflitto che si lega direttamente ai progressi della fisica quantistica ed alle sue ricadute tecnologiche.
Cosa che impone scelte etiche a carico degli scienziati coinvolti nelle ricerche, ovvero l’onnipresente scelta tra Bene/Male, nella speranza che il Bene possa prevalere, come sinora è stato, anche dopo la fine della Guerra Fredda, almeno a livello globale e planetario che di guerre locali ce ne sono state e molte, dalla Corea, al Vietnam, passando poi alle diverse guerre in Afghanistan, all’Iraq, alla Libia.
L'espressione Guerra fredda è un termine usato nel 1945 da George Orwell, l’autore del romanzo distopico 1984in cui una guerra atomica, scoppiata pochi anni dopo la seconda guerra mondiale, ha diviso la Terra in tre potenze, in lotta fra loro e governate da regimi totalitari: Oceania, Eurasia ed Estasia.
Uno scenario ipotetico ma fortemente analogo a quello storicamente venutosi a creare poco dopo il termine della seconda guerra mondiale, nel 1947, con la contrapposizione ideologica (Democrazia-Capitalista / Totalitarismo-Comunista) e militare di blocchi internazionali ostili capitanati dalle due potenze principali emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale: Stati Uniti (USA) / Unione Sovietica (URSS):
· Occidentale, gli USA, gli alleati della NATO e i Paesi amici;
· Orientale, o "blocco comunista", l'Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici;
· Non allineati, tutti i Paesi del mondo non partecipanti ai precedenti due blocchi.
La contrapposizione USA/URSS che influenzerà fortemente l'opinione pubblica mondiale per quasi mezzo secolo, è ben simboleggiata:
· dalla "cortina di ferro", termine coniato da Winston Churchill nel 1946, che indica la dicotomia territoriale e ideologica creatasi tra i blocchi socio-economici dominanti;
· dalla divisione della Germania in Ovest/Est, avviata nel 1949;
· dal muro di Berlino, la spaccatura della ex capitale tedesca con un muro eretto nel 1961.
La fine della guerra fredda è convenzionalmente fatta coincidere con:
· la caduta del murodi Berlino, abbattuto nel 1989;
· la successiva dissoluzione dell'Unione Sovietica, avvenuta nel 1991.
L’aggettivazione "fredda" descrive un'ostilità che non è risolvibile attraverso una guerra frontale tra USA/URSS, dato il pericolo per la sopravvivenza dell'Uomo rappresentato dal ricorso alle armi nucleari che così divengono strumento di deterrenza.
Motivo per cui la guerra fredda si sviluppa incentrandosi principalmente sulla supremazia tecnologica legata, infatti entrambe le parti auspicavano che la semplice esistenza delle bombe H fossero un deterrente sufficiente a impedire la guerra vera e propria:
· all’incremento della potenza delle armi di distruzione di massa nucleari, cosa che porta all’abbandono della fissione nucleare in favore della fusione e quindi alla bomba all’idrogeno o bomba H ancora ambito della meccanica quantistica come l’antimateria;
· al progresso in campo spaziale, che, oltre che a portare il primo uomo nello spazio (URSS, Gagarin, 1961), o a lasciare la prima impronta sulla Luna (USA, Armstrong, 1969), fornisce i razzi in grado di trasportare le testate atomiche a grandi distanza.
Edward Teller (1908 – 2003) è il principale artefice della bomba termonucleare, o bomba all'idrogeno, USA, da lui teorizzata e enfaticamente sostenuta sin dal 1946, il cui primo esemplare sperimentale esplode nel 1952 in un atollo dell'Oceano Pacifico.
Fisico ebreo-ungherese, emigra negli anni ’20 in USA per sfuggire alle persecuzioni naziste, durante la seconda guerra mondiale partecipa al Progetto Manhattan per la costruzione della bomba atomica, sponsorizzato da Albert Einstein, coordinato dal fisico americano Robert Oppenheimer, a cui partecipano anche alcuni fisici italiani del gruppo dei “Ragazzi di Via Panisperna”, Enrico Fermi e Emilio Segré.
Andrej Dmitrievič Sacharov (1921 –1989) è il protagonista più noto del progetto per la bomba all'idrogeno dell’URSS, il cui primo esemplare esplode nel 1953 nella steppa russa.
Fisico sovietico, dal 1948 al 1953 partecipa al progetto per la prima bomba H URSS; successivamente, negli anni 1957-1958, contesta gli esperimenti nucleari a scopo bellico; nel 1967 intuì l'asimmetria tra materia/antimateria nella composizione dell'universo conseguente alla violazione della simmetria CP; negli anni ‘70 contesta gli aspetti repressivi del regime sovietico; nel 1975 riceve il premio Nobel per la pace, ma non può ritirarlo, perché già arrestato e confinato senza possibilità di contatti con il mondo esterno; solo nel 1986, dopo la fine della Guerra Fredda è riabilitato da Michail Gorbačëv.
Durante tutta la guerra fredda gli arsenali nucleari delle due superpotenze vennero costantemente aggiornati e ingranditi fino ad arrivare agli ultimi anni del conflitto (1979-1989), nei quali vennero negoziati gli accordi SALT, che portarono a sostanziali riduzioni del numero di ordigni strategici.
Questa competizione principalmente militare, spaziale, tecnologica, ma non scordiamo anche sportiva, ha contribuito all'avvento della terza rivoluzione industriale incentrata sullo sviluppo dell’informatica e della robotica.
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