lunedì 6 agosto 2018

Sono uno spazzino di parole

Le parole che seguono mi piacciono.
Sono la traduzione e il rimaneggiamento di parole che m’arrivano dall’altra parte del mondo, che riecheggiano dal lontano Sud Africa.
Sono di Ian McCallum, psichiatra e poeta.

Mi danno un senso d’appartenenza.
Mi legittimano …
Come animale predatore,
la cui fame dilaniante mi rende spazzino di parole altrui.


Sono uno spazzino di parole,
specialista in versi rubati,
ladro di carne parlata.

Pirata di sapida prosa,
quel che prendo in prestito, mi tengo.

Affamato di parole,
non c’è verbo che non sappia mordere fino all’osso.

Scavando tane tra i versi
scrocco ritagli da ogni scritto …

Ogni virgola, ogni segno di due punti è una sosta nel pasto, 
ogni lineetta una breccia aperta per rubare o scampare,
ogni vocale una pozza d’acqua.

Scippatore di frasi condite,
sparpaglio parole come carcasse
solo per tornare a visitarle …

Con le parole c’è sempre qualcosa
a cui tornare, qualcosa da rimasticare.

Una sillaba qui, una consonante là …
Qualcosa da fiutare, seppellire, sezionare,
Qualcosa da risuscitare.

Randagio di materia rubata,
di parole faccio incetta e banchetto …

Come: feroce, santo, selvatico, sacro, 
spargimento medicamentoso … fame.



Ad altre parole, sempre dello stesso autore,
spero d’avere la forza, voglio attenermi,
nel gestire il mio …
disfacimento



Hai fatto tutta questa strada …
continua ad andare … 
Non tornare sui tuoi passi.

Nessuno detiene la misura
della propria disfatta … 
Nessuno il senso del proprio morire.

Serba quel che vive
dietro le maschere
che hai costruito …

La musica del tuo nome selvaggio,
la sapienza che ogni inciampo,
ogni svolta sulla via tortuosa
è una danza in seno all'Universo 

Un santuario di stelle
ali, alito ed ossa,
dove le maschere di tua creazione
sono disfatte

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