venerdì 6 aprile 2018

Mobilis in mobili – 1878, Mare Artificiale per l’Esposizione Universale


Pensa di realizzare …

Un acquario enorme, un mare artificiale nell’Esposizione appositamente per questi suoi apparecchi.

Un acquario della profondità di 104 metri, munito di finestrine a diverse distanze dal livello, nel quale il visitatore potesse fare una discesa nel fondo del mare.

A che serve quest’acquario?

Permette di dimostrare l’idea di usare le macchine sottomarine per recuperare i tesori sommersi, più che per pescare perle, ostriche, coralli.

Una ossessione antica che si sviluppa tra fine 800 e l’inizio del 900, soprattutto in riferimento alla battaglia navale combattuta, nel 1702, nella baia di Vigo, in Galizia, nel nord ovest della Spagna:

·         tra la flotta anglo-olandese e quella franco-spagnola, nel corso della guerra di successione spagnola;

·         avrebbe lasciato sul fondale melmoso, dove giacciono i galeoni spagnoli affondati, oro, argento e altri tesori.

Sono dicerie ma molti ci credono, quanto siano diffuse lo testimonia il fatto che:

·         il capitano Nemo, nel romanzo di Verne, Ventimila leghe sotto i mari (1870) finanzia le sue scorrerie con il Nautilus grazie ai tesori dei galeoni spagnoli affondati nella baia di Vigo recuperati col suo sottomarino;

·         l’inventore della Talpa marina scrive un libro sul recupero dei tesori sommersi a Vigo.

La tecnica che utilizza la Talpa, messa a punto dal suo inventore, prevede che:

·         la Talpa marina sia calata sul fondale, affinché l’operatore individui il tesoro da recuperare;

·         l’operatore, con il telegrafo (telefono), dà indicazioni sul punto esatto ad una scialuppa;

·         la scialuppa, seguendo le indicazioni dell’operatore, cala, esattamente sopra l’oggetto, il cosiddetto Grappo Bisautomotore, una sorta di grosso artiglio meccanico, altra sua invenzione, a sei braccia in grado di afferrare automaticamente un oggetto da recuperare dal fondo e tenerlo rinserrato durante la risalita;

·         agganciato l’oggetto, l’artiglio vene tirato su e l’oggetto portato sulla scialuppa.

Questo il genere di operazione di cui vuole dare dimostrare all’Esposizione, nel suo mega-acquario alto quanto un palazzo di 25 piani.

2 commenti:

  1. Un'impresa titanica, o forse più che altro fantascientifica, ricreare un enorme acquario, oltretutto immagino costosissimo e se paragonato alla costruzione della torre Eiffel che è alta più di 300 metri, l'acquario poco più di cento metri, circa un terzo.Stavo guardando l'immagine qui sopra, è la testa della statua della Libertà, anche quella dev'essere stata una bella impresa costruirla a pezzi.

    RispondiElimina