Una carrellata su quello che bevevano i ragazzini negli anni dell’Italia ancora in bianco e nero, degli anni ’50, '60, un’Italia che potremmo definire ancora a. CC. , ovvero Ante CocaCola, anche se questa in Italia era arrivata con gli Americani, alla fine della seconda guerra mondiale.
Non tutti lo sanno che il chinotto è un frutto, un piccolo agrume, Citrus Myrtifolia, dal cui estratto si ricava quel succo che ha qualità straordinarie di retrogusto.
Pianta originaria della Cina (da cui il nome) arrivata in Italia, pare, nel 1500 a Savona, dove ancora si coltiva commercialmente. Il Chinotto (bevanda) quindi è fatto con il Chinotto (agrume).
Nel lontano 1949 Pietro Neri, un giovane appena trentenne, lanciò in Italia una bibita innovativa che subito incontrò il favore del pubblico: il "Chinotto".
La bottiglia non aveva etichetta e mostrava interamente un liquido scuro, simile a quello di alcune bibite made in USA ma con un sapore nuovo ed assolutamente originale.
Contraddistingueva la confezione la scritta "Chin" con un grande "8" in rilievo sul vetro; il lancio fu supportato da una pubblicità che cadenzava lo slogan: “Non è Chinotto, se non c'è l'8”
Non c'era ancora la Tv, grandi automobili americane, Cadillac, Chrysler, Plymounth, solcavano le strade italiane con sopra gigantesche bottiglie di plastica della forma originale del Chinotto Neri.
Cinema, radio, manifesti, altoparlanti urlavano lo slogan che appoggiava tutti i prodotti Neri: “Se beni Neri … Ne ribevi”.
Una frase di grande effetto e suggestione, che i consumatori si riferivano l'un l'altro, nei bar, e nelle bocciofile, come un nuovo cin-cin.
Questa la storia antica del “chin8neri”, il primo nome del chinotto.
Nel 2000 un gruppo d’industriali della Campania, dotato di elevato kow-how del settore, rileva il marchio e lo stabilimento di produzione, con imponenti investimenti, ripercorre le glorie del passato, forte della tradizione della qualità che ancora persiste nel vissuto dei consumatori di questo straordinario prodotto dal sapore raro: dissetante dolce amaro.
Interessante, non conoscevo la storia del chin8 e che a lanciare la bibita fu Pietro Neri, oggi forse come bevanda al chinotto, che viene bevuto ancora, è più conosciuto il Chinò S. Pellegrino venduto anche nei supermercati. A dire il vero da bambina in casa mia non giravano tante bibite però ricordo ancora che festa facevo ogni volta che venivo lasciata da una zia di mio padre e questa mi offriva la Spuma Nera Spumador che credo fosse una lontana parente povera della Coca Cola.
RispondiEliminaCi arriverò alla spuma, più che parente povera, precursore della coca cola
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