Carbonara

Visto che ho parlato di Amatriciana come trattenersi dal parlare di Amatriciana?

Nel sentire comune la Carbonara, tipicamente gli spaghetti alla carbonara, appartiene ai primi piatti tipici della tradizione della cucina romana.

In particolare appartiene come piatto ricco al trittico che identifica i tre stadi della povertà di questa cucina: 

• “cacio e pepe”, condita semplicemente con pecorino romano e pepe nero; 
• “gricia”, in cui si trasforma la “cacio e pepe” con aggiunta di un soffritto di guaciale; 
• “carbonara” in cui l’aggiunta del rosso d’uovo trasforma la “gricia”. 

Non avendo la tartaruga ma piuttosto il pannicolo adiposo, le donne le ho sempre intrigate con una semplice carbonara, ma che carbonara! 

Non l’ultima che ho irretito, che è allergica al formaggio, cosa che mi ha costretto a ben altre peripezie e non solo culinarie, ma questa è un’altra storia.

C’è un mistero nella gastronomia italiana: 

• Quando è nata esattamente la carbonara? 
• Perché si chiama così? 

Vi racconto gli esiti di un’indagine culinaria e letteraria da cui emerge che le varie ipotesi di un’origine molto antica di questo piatto non sono corroborate da solide prove. 

Così come la suggestione che il nome possa derivare da un piatto che i carbonai avrebbero preparato durante il soggiorno in Appennino a far carbone di legna, appare del tutto infondata.

Comincio la mia indagine consultando due testi che ho ereditato rispettivamente da mia Nonna e da sua figlia, mia Madre.

Il resto dell’indagine la farò sfruttando internet.

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Procedo partendo dal 1929 e viaggio in avanti nel tempo, consultando fonti sino ai nostri giorni.