Sono andato ad una mostra, che poi consiglierò alla fine del mio sproloquio, e mi sono imbattuto in un’idea …
Idea originale, provocatoria, che ho apprezzato, trovandola allettante, intrigante, suggestiva, tanto quanto, sicuramente, ad altri è apparsa solo ributtante e di pessimo gusto.
Un’idea entusiasmante legata indissolubilmente a cultura, usi, costumi, di diversi popoli, nel corso di una manciata di secoli.
Voglio raccontare la storia di quest’idea, fatta di alti e bassi, discese e risalite, scariche di adrenalina …
Proprio come quelle che ricordo della mia prima volta, nel 1968, mezzo secolo fa, quando salii sull’Himalayain occasione del mio decimo compleanno.
Un vero colosso per il bambino che ero, che affrontai a bordo di una sorta di “macchinetta” a 4 posti, dove già stavo stretto, figurarsi mio padre che m’accompagnava, per il sovradimensionamento che caratterizza geneticamente la mia famiglia da sempre.
Affrontammo di tutto impavidamente, ardue salite, dirupate discese, passaggi particolari …
Mi divertii tantissimo, il ricordo indelebile di quell’esperienza avvincente mi accompagna da quel giorno, spero sino all’ultimo …
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