Ovvio, data l’età, che non stessi in Tibet ma solo in mezzo al Parco degli Eucalipti, un grande bosco piantato nell'Ottocento dai Frati Trappisti dell'Abbazia delle Tre Fontane.
Qui, in occasione della Fiera Internazionale dell'Agricoltura del 1953, l’Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma (EUR) realizzò il primo Luna Park stabile d’Italia, che i giostrai, tramite un referendum, scelsero di chiamare Luneur.
Himalaya, assieme alla ruota panoramica, era l’attrazione principale del Luneur, un mostro d’acciaio i cui binari si attorcigliavano a costruire figure geometriche per sfruttare la legge di gravità e fare scorrere copiosa l'adrenalina nelle vene di chi si sfidava a bordo di vagoncini lanciati a quelle che per me erano folli velocità.
Solo oggi scopro che la vertiginosa altezza che percepivo da bambino era di miseri 19 metri di altezza.
Eppure la prima discesa era inaspettatamente intensa, adrenalinica, divertente, il compattissimo vagoncino su cui viaggiavo precipitava giù a rotta di collo, c'era un punto preciso in cui avvertivo chiaramente la sensazione di cadere nel vuoto, ritrovandomi senza peso, spasmodicamente afferrato alla barra di sicurezza che si abbassava sopra le ginocchia.
Tre diversi vagoncini occupavano contemporaneamente il tracciato, inseguendosi sui binari, "scontrandosi" a poca distanza nelle curve e nelle discese, ogni volta che ne incrociavo urlavo, non per la paura, ma per condividere il divertimento eccitato che stare li sopra mi provocava.
Ho sempre pensato che la passione per la moto mi sia nata sull’Hymalaya, suggerita dalle
spericolate evoluzioni: salite (che interpretavo come impennate), discese a tutta velocità (che equivalevano ad andature a tutta manetta, col corpo raggrumato sulla moto), strette curve fatte ritrovandomi – fintamente - pericolosamente inclinato (ovvio che stessi piegando con il ginocchio all’interno della curca rasente l’asfalto immaginato).
Volete fare un giro sull’Hymalaya? Accomodatevi!
Le montagne russe sono indubbiamente le attrazioni dei parchi divertimenti che ho più amato da bambino, come poi da grande.
Sono le attrazioni simbolo dei Luna Park.
Sono le giostre che più emozionano, sono quelle che stupiscono, affascinano, entusiasmano …
Sono le montagne russe!
Se la vita è come una giostra, quale, meglio di una montagna russa può renderne la bellezza e la difficoltà?
Quando sono nate queste fantastiche giostre, le montagne russe?
Perché si chiamano così?
Che bei ricordi, la ruota panoramica! Io mai andata sulle montagne russe ne da bambina e neanche da adulta ad eccezione di quelle per bambini tipo l'ortobruco di Gardaland all'epoca abbastanza divertente per chi non vuole emozionarsi troppo e per i bambini coraggiosi,poi qualcosa di simile alle montagne russe provato anche sui "tronchi" del Colorado Boat, da brividi e vuoto nello stomaco con annaffiata finale per chi stava davanti. Che emozioni e che ricordi, si andava con i bambini, immortalate in certe espressioni facciali che a guardarle oggi scappa da ridere. Ho guardato il video, però non fa lo stesso effetto e a vedere la costruzione penso oggi superata da versioni e attrazioni molto più adrenaliniche di quelle di un tempo, che siano sinonimo dei tempi, di una vita sempre più complessa? Roba che se decidi di provare non devi aver problemi di stomaco e paura.Comunque in ogni lunapark che si rispetti le montagne russe non possono mancare e manco la ruota panoramica.
RispondiEliminaSono andata a vedere, il Luneur è ancora in funzione dopo un periodo di anni in cui è rimasto chiuso per ristrutturazione.
RispondiEliminaHa riaperto da nemmeno due anni ma oggi è adatto solo ai bambini, non ha montagne russe ma solo qualcosa di simile al bruco di cui parli
Eliminacredo di ricordare di non essere mai salita su una giostra...ne ho sempre avuto timore, e per giunta negli ultimi anni mi sono resa conto di aver sviluppato paura per le altezze...ammetto però di aver sempre guardato dal basso chiunque vi salisse vedendoli come dei temerari per il coraggio a mio parere dimostrato...la sua storia è comunque degna di essere conosciuta, perché nel tempo è cambiata adattandosi ai tempi e alla tecnologia.
RispondiEliminaInconsueto, l’incoscienza dei bambini solitamente li fa salire sulle giostre, la mie più bellae da grande sono state a zip line sulle Dolomiti lucane, in Basilicata, e il lancio in parapendio dalle Dolomiti vere in Alto adige
Eliminavedi che ho ragione ad immaginarvi dei temerari?:-)...
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