La montagna russa definitiva l’ha progettata un artista, designer, ricercatore, ingegnere lituano, trapiantato in Inghilterra.
Tra il 2003 e il 2004 progetta un parco divertimenti in Lituania, durante l’edificazione raccoglie esperienze, dati e calcoli di quelle che oggi sono le attrazioni più ricercate dai giovani in cerca di emozioni forti.
Poi dal 2004 al 2007 è il direttore di un altro parco di divertimenti in Lituania, è lì che comincia a interessarsi alle potenzialità tecnologiche e artistiche legate alla forza di gravità.
Interessato a medicina spaziale, fisica, antropologia dello spazio esterno, per quasi un decennio, lavora tra progettazione, ingegneria dei parchi di divertimento, architettura performativa, coreografia, arte cinetica, fantascienza, sviluppando strumenti attinenti alla gravità.
Battezza il suo campo di ricerca Estetica della Gravità.
Comincia ad occuparsi delle relazioni fra l’uomo e la forza che lo tiene a terra, un approccio artistico che sfrutta i mezzi per manipolare la gravità per creare esperienze che spingono il corpo e l'immaginazione ai suoi estremi.
I suoi progetti artistici cercano una nuova prospettiva su questa storia di amore/odio fra corpo umano e gravità.
Nel 2010, per il Dottorato di ricerca in Design Interactions del Royal College of Art di Londra, progetta un’enorme futuristica montagna russa, di certo la sua opera più controversa, quella che ho chiamato la montagna russa definitiva.
Dal 2014 è vice-rettore per l'arte e professore associato presso l'Accademia d'arte di Vilnius.
Riceve numerosi riconoscimenti, tra cui l'Award of Distinction in Interactive Art, Prix Ars Electronica 2010.
Nessun commento:
Posta un commento